L’Associazione Corigliano per la Fotografia raggruppa gli appassionati di fotografia dell’area della Sibaritide e ha sede a Corigliano Calabro in via fontanelle 35.

L’Associazione  ha come finalità statutaria primaria “la diffusione, la conoscenza e lo studio della fotografia”.
Il conseguimento di questo obiettivo necessita di una serie di pre-requisiti, sia in termini di risorse sia in termini organizzativi, che l’Associazione ha il compito di reperire e/o rendere disponibili. Nel contempo, le attività della Associazione determinano delle ricadute sul territorio che, pur partendo dall’ambito specifico delle fotografia, promuovono –innescando un circolo virtuoso- altre positive e significative azioni. L’Associazione, cioè, non si pone come un circolo tendente a chiudersi in se stesso ma piuttosto si propone come un centro di inclusione che opera come snodo fra l’attività dei soci e la fruizione di quanti vengono raggiunti dal suo messaggio.

Tra le attività ricorrenti e pianificabili dell’Associazione si contano iniziative dalla ampia e consolidata visibilità oltre che dal notevole (e finanche gravoso) impegno in termini di risorse (umane, tecnologiche, finanziarie, organizzative) necessarie al loro espletamento. In tal senso va segnalato tipicamente il Festival della Fotografia che annualmente (a partire dal 2003) fa convenire a Corigliano professionisti (italiani e stranieri) di fama e valore internazionale, nonché un gran numero di fotoamatori (calabresi e non) esperti ed entusiasti, cui si affianca la gran massa di visitatori nella loro qualità di fruitori delle mostre e degli eventi aperti a tutti.
Il Castello Ducale gioca in tale contesto una duplice funzione: centripeta, in quanto luogo di elezione per i momenti “istituzionali” (ma anche alcuni di quelli operativi); centrifuga, nella sua qualità di finestra fisica e concettuale, che invita alla scoperta del suggestivo e multiforme territorio che lo circonda.
Il senso di tutto ciò si concretizza nella osservazione che il Festival, pur essendo voluto ed esercitato da esperti ed “addetti ai lavori”, esprime la sua funzione rivolgendosi anche ad una utenza “generalista”, promuovendone non solo la propensione turistica ma anche quella culturale.
Un ulteriore momento istituzionale dell’Associazione è costituito dalle attività di formazione che si esplicano mediante corsi formalizzati e strutturati, rivolti sia ai neofiti sia ai fotoamatori evoluto che vogliono arricchire il proprio bagaglio di conoscenze.
Non va, in tale ambito, tralasciato il valore in termini di socializzazione e di scambio di esperienze che si instaura nei gruppi di lavoro.

Tra le attività estemporanee vi sono invece quelle che vengono organizzate ed espletate in momenti e condizioni che si definiscono di volta in volta. Si pensi, ad esempio, alle “uscite” fotografiche sollecitate da eventi imprevisti oppure a quelle legate a progetti che si vanno definendo nel corso dell’anno.
Come appare del tutto evidente, queste attività hanno una stretta relazione con quelle pianificate ad inizio anno e con il territorio. Di notevole valore documentario risulta essere l’immancabile presenza dei soci nei luoghi che ospitano manifestazioni folkloristiche che ravvivano lo spirito identitario delle tante comunità (anche di matrici molto diverse) che connotano ed arricchiscono la nostra Regione.

Osservando, dunque, il rapporto dell’Associazione con il territorio, appare un tessuto organico che da un lato vede il fotografo accedere a valori estetici, storici, antropologici e dall’altro –a ruoli invertiti- richiede l’accesso agli operatori economici che possono così avvantaggiarsi di una accresciuta domanda di beni e servizi (specialistici, di comunicazione, trasporto, ospitalità, ristoro,…).